Riccardo Ossicini
Adriano Ossicini
 
Si è spento alle prime ore di venerdì 15 febbraio Adriano Ossicini, nato a Roma il 20 giugno del 1920.
La sua carriera illustre di accademico e di uomo politico ha segnato tutta la seconda metà del secolo appena trascorso.
Comandante partigiano nella guerra di liberazione nazionale dal nazifascismo, già a partire dal 1944, si impegnò come uomo politico e psicoterapeuta dell’infanzia, per la demanicomializzazione della salute mentale, insieme al suo maestro lo psicoanalista Nicola Perrotti e al neuropsichiatra Giovanni Bollea.
Trasferitosi all’Università di Roma da Messina, è tra i fondatori insieme ad Ernesto Valentini ed Eraldo De Grada del primo Corso di Laurea in Psicologia che prenderà avvio nell’anno accademico 1971-72 nella Facoltà di Magistero.  Il suo corso di Psicologia generale era impartito puntualmente agli studenti dei primi anni alle ore 8, dopo avere chiesto ai bidelli di aprirgli appositamente l’aula per iniziare le sue lezioni.
Senatore della Sinistra Indipendente per molte Legislature, venne designato Vice Presidente del Senato e  Ministro per la Famiglia e la Solidarietà Sociale nel Governo Dini (1995-1996).
Nel 1997 diviene Professore Emerito di Psicologia Generale.
E’ nota a tutti gli psicologi la sua battaglia culturale e politica durata quasi diciotto anni, perché venisse approvata nel 1989 la Legge 56 sull’Ordinamento della professione di psicologo, di cui ricorrono tra pochi giorni i trent’anni.
Meno noto ma altrettanto rilevante fu il suo ruolo come Presidente della Commissione Sanità del Senato quando il 13 Maggio 1978 venne varata la Legge n. 180 riguardante gli “Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori” che chiudeva gli ospedali psichiatrici e affidava la salute mentale a strutture territoriali di assistenza psicologica.
Il modo in cui Ossicini ha saputo declinare le sue conoscenze scientifiche e professionali di psicoterapeuta dell’infanzia, nella sua attività di legislatore e di uomo politico fornisce oggi una forte testimonianza a cui ispirarsi per migliorare con la psicologia le condizioni umane della nostra convivenza sociale.
 
Giovanni Pietro Lombardo